Mobilità condivisa in transizione: lo sviluppo del car sharing in Svizzera
I servizi di sharing acquistano sempre più importanza grazie alla digitalizzazione (Illustrazione: Mobilservice)
Nel 1997, tre anni prima della fondazione di Mobilservice, ATG (Auto Teilet Genossenschaft) e ShareCom si sono fuse per formare la cooperativa Mobility, che è cresciuta rapidamente ed è stata per lungo tempo il più grande fornitore di car sharing al mondo. Durante questo periodo, il car sharing si è affermato non solo tra i privati, ma anche tra le aziende, le amministrazioni e nei complessi abitativi. Nel 2003 è stata pubblicata l'analisi in scienze sociali "Possedere o condividere", che ha analizzato quali fattori promuovono il car sharing e offerte di mobilità simili.
Nel 2013 si è tenuto a Lucerna il primo Congresso mondiale sulla mobilità collaborativa (WOCOMOCO) con l'obiettivo di dare ulteriore impulso alla mobilità condivisa. Mobilservice ha riferito regolarmente sugli sviluppi del mercato svizzero dello sharing. Ispirandosi ad Autolib' di Parigi, Mobility ha lanciato il servizio di free-floating "Catch a Car" a Basilea nel 2014, ma dopo un iniziale successo, il servizio ha dovuto essere interrotto nel 2022. Sono nati altri servizi di car sharing, come SMARGO o allride. Dal 2020, la Trafikguide fornisce una panoramica di questo mercato dinamico.
Nel 2021 è stata fondata l'associazione di settore CHACOMO con l'obiettivo di affermare lo sharing di veicoli e infrastrutture come componente centrale della mobilità svizzera. Con iniziative come lo Shared Mobility Booster, CHACOMO promuove lo sharing nei comuni. Mobilservice sostiene anche lo scambio di esperienze sul car sharing attraverso webinar, come ad esempio Car sharing in città e regioni, in cui è stato presentato, tra l'altro, lo studio sull'effetto di alleggerimento del traffico di Mobility carsharing.